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Lara Croft e il Tempio di Osiride: l’oblio del single player

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lara croft e il tempio di osiride

In attesa del nuovo capitolo che vedrà Lara Croft vestire i (solitamente pochi) panni dell’eroina più amata dei videogame – Rise of The Tomb Raider uscirà a Natale 2015 – per tutti gli appassionati della saga è stato rilasciato il sequel dello spin off uscito quattro anni fa – Lara Croft and the Guardian of Light – che ci porta in Egitto tra templi misteriosi, divinità dal brutto carattere e maledizioni millenarie: Lara Croft e il Tempio di Osiride è il secondo capitolo spin off in multiplayer.

Quattro personaggi giocabili uniti nella loro diversità da una missione comune: Lara, l’archeologo rivale Carter Bell e le divinità Isis e Horus combatteranno contro mostri, supereranno livelli ed enigmi per interrompere la maledizione del dio Seth.

Il primo elemento interessante di Lara Croft e il Tempio di Osiride è proprio la diversità delle due categorie di personaggi che svolgono insieme l’avventura: se Lara e Carter dispongono di armi da fuoco, rampini e corde, le due divinità utilizzano un bastone magico che permette di aprire varchi magici e di spostare tutto il team. E già solo l’unione di personaggi così diversi tra loro rende la missione interessante a livello di player.

Le differenze inoltre rendono il gioco interessante perché permettono di vivere delle esperienze di gioco diverse tra di loro: se si sceglie di giocare con un personaggio rispetto a un altro sarà diverso l’approccio che si dovrà avere per andare avanti nel gioco e riuscire a superare gli enigmi e i nemici.

Queste caratteristiche fanno sì che il gioco sia decisamente più divertente in multiplayer rispetto a quello in single player che, pur portando a termine la missione fino alla fine, risulta davvero poco attraente.

Come nel precedente capitolo dello spin off la visuale di gioco è isometrica e, per quanto sia ben fatta e si adatti bene ai movimenti, risulta un po’ apatica e poco coinvolgente, facendo pensare che questo gioco appartenga un po’ alla Lara Croft old school e rendendolo difficilmente inquadrabile nei contesti degli ultimi capitoli, pur tenendo presente che si tratta comunque di un gioco minore.

lara croft e il tempio di osiride

In definitiva Lara Croft e il Tempio di Osiride è capace di intrattenere in modo coinvolgente, se si gioca in cooperativa con un game play dinamico e avvincente e con puzzle interessanti, ma perde tutto il suo fascino in modalità single player, proponendo avventure, mostri e dinamiche ripetitive e sequenziali ormai già viste, pur contestualizzate in un’atmosfera ben riuscita a livelli di ambientazione ricca e dettagliata e musiche.

Un titolo valido per Lara? Nì! Sicuramente interessante per chi ama Lara, per chi ama i videogiochi isometrici e per chi desidera giocare in modalità cooperativa.

Collegamento all'articolo: Lara Croft e il Tempio di Osiride: l’oblio del single player (pubblicato su Fuorigio.co da Veronica Cristino).


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